Chi ha giocato a pallone, e anche chi lo segue da diversi anni, conosce l’importanza di poter contare su uno specialista dei calci di punizione.
Ci sono dei momenti in una partita (o in una stagione) dove proprio il gol non arriva, qualunque cosa si faccia o si pensi di fare, e spesso in quei momenti sono le situazioni da fermo a fare la differenza tra una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Lo sa bene il Cagliari che nella propria storia recente talvolta ha beneficiato di tali circostanze grazie alle figure di uomini come Zola, Daniele Conti, Bruno Alves, Cigarini e Barella.
Già , Barella, l’unico giocatore rossoblù a lasciare il segno su punizione nell’arco di questa stagione (a Bergamo, 0-1 per il Cagliari). Quantomeno curioso se valutiamo che nella rosa di Maran sono presenti diversi elementi con la capacità di battere pericolosamente un piazzato: il già nominato Cigarini in primis, poi Srna, Birsa (arrivato però a metà campionato e infortunatosi presto), Castro (indisponibile da tantissimo tempo) ed in minor misura anche Joao Pedro.
Un vero peccato se si pensa che avendo a disposizione anche quest’arma, il Cagliari avrebbe potuto incrementare il proprio bottino di reti e magari chissà , pure cambiare il volto e quindi la storia di alcuni tra i match giocati sul filo dell’equilibrio.