Se il Cagliari sta vivendo un campionato discretamente tranquillo e si avvia verso una salvezza anticipata di qualche giornata lo deve per buona parte al proprio portiere, Alessio Cragno.
Il ragazzo, protagonista di una crescita esponenziale che lo ha portato a far parte stabilmente della Nazionale italiana, è esploso fragorosamente dopo essersi portato dietro per anni l’etichetta di “giovane promessa” e oggi rappresenta - assieme a Barella e Pavoletti - uno dei cardini della squadra isolana.
Talmente importante per l’economia dei risultati rossoblù da meritarsi (secondo il sito WhoScored, specializzato in statistiche sportive) la nomina di miglior portiere europeo del mese di marzo per media voto. Un dato già di per sé emblematico e che ne dipinge alla perfezione il valore, innalzatosi a dismisura sia dal punto di vista tecnico che mentale nel corso di questi ultimi mesi di consacrazione.
Di fatto, considerato che il Cagliari non è il Real Madrid e quindi non è solito imporre il proprio gioco in ogni stadio in cui si reca, Cragno è al momento il miglior portiere italiano per rendimento, ovvero quello che con le sue parate porta in dote al club in cui millita più punti. Meglio anche di Donnarumma (che tuttavia è un classe ‘99) e Sirigu (che ha dalla sua già grande esperienza internazionale).
Una rivincita niente male per chi in città era considerato un "brutto anatroccolo" dopo i primi grossolani errori e poi, con il lavoro quotidiano e la fiducia, si è trasformato in un bellissimo cigno che ha conquistato tutti a suon di prestazioni entusiasmanti.
Continuando di questo passo nessuno sa cosa potrebbe riservargli il futuro, tuttavia è innegabile che Cragno stia dimostrando di essere un giocatore di alto livello e che meriti di giocare per obiettivi sempre più importanti, magari insieme al Cagliari.