Il match vittorioso con la SPAL è valso non solo il raggiungimento di una posizione in classifica che restituisce una grande dose di tranquillità a Maran e i suoi ragazzi, ma ha evidenziato inoltre la forte consapevolezza maturata dal collettivo nel perseguire idee e schemi oramai consolidati.
All’interno della nuova identità raggiunta, spicca forte il ruolo conquistato da Artur Ionita. Il moldavo infatti, in un centrocampo dinamico e ben assemblato, svolge perfettamente il ruolo di mezz’ala incaricata di effettuare un puntuale e aggressivo pressing sulla manovra avversaria, non disdegnando la partecipazione alla fase offensiva con inserimenti e sovrapposizioni.
Un contributo importante, che offre alla causa cagliaritana un interprete ritrovato, che mai come ora risponde appieno a quelle esigenze che avevano spinto la dirigenza rossoblù alla sua acquisizione dal Verona nell’estate 2016 attraverso l’operato dell’allora ds Stefano Capozucca.
Un punto fermo che si candida a diventare una certezza anche in futuro per una squadra apparsa in netta crescita, rigenerata, in grado di affrontate gli scontri con compagini di levatura non distante dalla propria, con uno spirito differente.
Una crescita collettiva che dovrà essere confermata nel tempo, alimentata e sostenuta da protagonisti che, sulla scia di quanto offerto dallo stesso Ionita, sono chiamati ad innalzare il proprio rendimento. Conquistandosi così uno spazio importante in un Cagliari che verrà , fortemente rivolto verso scenari nuovi e in linea con le ambizioni di società e tifosi.