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Tutti sulla corda

Rolando Maran sta riuscendo a sfruttare la profondità della rosa ottenendo qualcosa di buono anche dai giocatori meno utilizzati

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Il Cagliari ha archiviato la bella vittoria contro la Fiorentina ottenendo tre punti importanti e maturando la consapevolezza di avere una rosa adatta a salvarsi con discreto anticipo.

Una sensazione che gli addetti ai lavori provavano da tempo ma che non riuscivano più a coniugare con i risultati che la squadra inanellava da un paio di mesi sul campo, durante un periodo però - va detto - costellato di infortuni e squalifiche. Ampi sono i meriti di Maran, bersagliato un po’ ingiustamente di feroci critiche durante quasi tutta la stagione, e della sua serenità se il gruppo è uscito dal tunnel.

Il tecnico trentino infatti è stato bravo a ottenere la fiducia e a tirar fuori qualcosa di buono da ogni componente della rosa, soprattutto dai calciatori utilizzati meno negli anni passati (vengono in mente Farias e Sau pre mercato di riparazione, Deiola, Lykogiannis, Doratiotto e Verde - ormai in pianta stabile in prima squadra - e Faragò), che, a intervalli diversi, sono stati chiamati in causa e hanno dato il loro importante contributo. 

Un motivo di stimolo anche per i nuovi, come ha dimostrato Fabrizio Cacciatore proprio nell’ultima (cronologicamente) e allo stesso tempo prima apparizione in rossoblù, i quali sanno di poter esser buttati nella mischia da un momento all’altro e di dover mantenere per questo un livello di concentrazione elevato, di dover "stare sempre sul pezzo" o se preferite "sulla corda".

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