Un vecchio detto dalle radici antiche recita: “Chi ben comincia è già a metà dell’opera”. È un modo di dire ricco di “saggezza popolare” che è stato coniato per insegnare a tutti quanto sia importante dedicare il giusto approccio a qualsiasi tipo di compito si stia cercando di svolgere.
Nel calcio il concetto può essere applicato alla fase embrionale di una gara, soprattutto la prima mezz’ora, che solitamente indirizza quello che sarà il risultato finale della disputa. Il Cagliari purtroppo - e la disfatta di San Siro ha fornito ulteriori conferme in questo senso - mostra un difetto di concentrazione nel cominciare le partite e spesso subisce precocemente il vantaggio avversario.
È capitato in diversi match nell’arco della stagione, sia contro squadre considerabili superiori ai rossoblù sia contro pari grado, e nessuno di questi alla fine è coinciso con la conquista dei 3 punti. Nello specifico, il Cagliari ha incassato 12 gol su 34 totali nei primi 30 minuti delle gare, ovvero il 35%, e ben 9 nei primi 15. Un’enormità per una formazione che non annovera fuoriclasse fra le sue fila e che dunque fatica a rimontare sistematicamente 1/2 reti di passivo.
La situazione deve cambiare velocemente perché le giornate passano e il raggiungimento dell'obbiettivo salvezza passa anche e soprattutto dalla solidità della fase difensiva, aspetto che in Italia viene forse addirittura esasperato ma che tutt'oggi caratterizza le squadre più forti e vincenti del panorama calcistico nostrano dalla Terza Categoria alla Serie A.