È un pensiero condiviso da molti ormai, anche dai più ottimisti tra i naviganti: il Cagliari non vince più e sì può “ufficialmente” cominciare a parlare di crisi, sia di risultati che di prestazioni.
È troppo tempo ormai che i rossoblù non conquistano i 3 punti (l’ultima volta a Natale contro il Genoa) e certamente la colpa non è imputabile solamente alla sfortuna, anche se - soprattutto per quanto riguarda gli infortuni che hanno colpito simultaneamente diversi giocatori - ha pesato e continua a pesare parecchio.
Non un momento semplice quindi, tutt’altro, ma anche una situazione a cui la maggioranza dei calciatori isolani è già abituata avendo lottato duramente per i medesimi obiettivi nelle annate o squadre precedenti. E proprio questo aspetto dovrebbe rendere, almeno in teoria, il tutto un po’ più semplice e meno rischioso. In teoria perché non esiste una ricetta certa per superare la spirale negativa che pare aver inghiottito la squadra ma solo delle linee guida.
In genere periodi complicati come quello del Cagliari si superano compattando il gruppo e rendendolo più granitico e resistente alle sollecitazioni esterne, quasi impermeabile alle voci, oltre che ovviamente allenandosi al massimo ogni giorno. È quasi tutta una questione di fiducia visto che i mezzi, bene o male, in Serie A li hanno in molti (balza all'occhio il Bologna, sconfitto 0-4 dal Frosinone al Dall'Ara e, dopo il cambio in panchina, vittorioso 0-1 a Milano sull'Inter la domenica successiva). Se è vero che vincere aiuta a vincere è altrettanto vero che perdere aiuta a perdere, ossia mina fiducia e consapevolezza dei calciatori, caratteristiche fondamentali per ogni atleta di alto livello.
In definitiva, cercare un colpevole tra squadra, allenatore e società ha la stessa utilità di un discreto passatempo: è utile per distrarsi ogni tanto ma nel concreto non serve a nulla. Ciò di cui ha bisogno il Cagliari in questo momento è rimboccarsi le maniche e lavorare con tranquillità per uscire dalla propria personale crisi e ritrovare il prima possibile la vittoria.