C’è un giocatore del quale attualmente il Cagliari può difficilmente fare a meno. Stiamo parlando di Simone Padoin. Leader silenzioso dello spogliatoio, rappresenta un pupillo di qualsiasi allenatore in virtù della sua abnegazione, unita alla perizia tattica e alla duttilità , che lo rendono uno dei giocatori più intercambiabili del nostro campionato.
L’ex Juve, schierato terzino sinistro in questa stagione, ha assaggiato la panchina nel corso dell’ultimo match contro il Sassuolo, salvo fare ingresso in campo a nemmeno quindici minuti dalla fine, quando però era tardi per mantenere accese speranze di rimonta. Al suo posto il tecnico Maran gli ha preferito il greco Lykogiannis, che al termine di un primo tempo tutt’altro che positivo è stato lasciato negli spogliatoi, dopo aver contribuito, suo malgrado, a sottolineare l’assenza del buon Simone.
Nella prossima gara, in casa contro l’Atalanta, sarà vietato sbagliare, seppur con dinnanzi l’avversario più complicato che potesse capitare. E Padoin, che affronterà con la professionalità che lo contraddistingue la squadra che l’ha proiettato ad ottimi livelli e della quale è parecchio affezionato, ci terrà , ne siamo certi, a fare del suo meglio.
Occorrerà , tuttavia, comprendere se continuerà nel corso della stagione a macinare chilometri lungo la fascia, o se, considerati gli arrivi del giovane Luca Pellegrini dalla Roma e dell'esperto Fabrizio Cacciatore, potrà fare ritorno sulla linea mediana, quella che per tanti anni l'ha visto protagonista.
Garantirebbe quantità e qualità e, perché no, potrebbe puntare alla ricerca di anche gol dal sapore speciale, quello del successo.