Venticinque giorni di un digiuno che comincia ad essere indigesto e con la parola vittoria che appare fioca e allontanata sempre più da una nebbia piuttosto fitta.
Dal 26 dicembre, giorno del successo interno col Genoa nel Boxing Day, il Cagliari non è più riuscito a trovare i 3 punti.
Di fatti, oltre alla sopra citata vittoria col Grifone, nelle successive 9 gare (compresa quella di ieri pareggiata al fotofinish contro l’Empoli), i sardi hanno portato a casa un bottino magro di 5 pari e 4 perse. Indubbiamente si tratta di un dato abbastanza preoccupante che mette in netto risalto le difficoltà della formazione isolana.
Il Cagliari continua a piccoli passi la sua scalata verso l’obiettivo salvezza, muovendo gradualmente la sua classifica e aumentando mattone su mattone il distacco sulle dirette inseguitrici (ora il vantaggio sulla zona calda è di 7 punti).
Tuttavia questa strategia, a lungo andare, può rivelarsi rischiosa. In tal senso, per i rossoblu è necessario, già dalla prossima partita fuori casa contro il Sassuolo, cominciare a fare punti pesanti, sebbene l’avversario sia ostico e molto ben organizzato sotto il profilo tecnico-tattico.
Ora la palla passa a Maran e al suo staff, chiamati a dare al Cagliari la sterzata definitiva verso lo “scudetto” per la lotta salvezza, guadagnando il primo posto nella parte destra della classifica quanto prima per evitare sorprese.