Pulga era stato chiaro: chi scenderà in campo dovrà dare sino all’ultima goccia di sudore e tenere alta la bandiera rossoblù. Si preannunciava cosi un finale di stagione diverso rispetto ai campionati precedenti dove il Cagliari, raggiunta la salvezza andava in vacanza anticipata regalando punti in giro per l’Italia. Purtroppo però con la trasferta di Napoli si ha avuta l’immediata sensazione che così non sarebbe stato, vedendo qualche giocatore a corrente alternata e nulla più.
Gli unici che hanno effettivamente profuso energie fisiche e mentali in delle partite utili solo per le statistiche rossoblu sono stati coloro che vengono definiti in maniera un po’ offensiva i “panchinari”. Contro il Parma Silvestri ha fatto innamorare i tifosi con degli interventi strepitosi, mentre contro il Chievo abbiamo assistito alla presa di coscienza generale che Tabanelli può tranquillamente giocare in A e che tutti si augurano che non emigri oltremanica.
Per il resto nelle ultime 3 partite, 7 reti subite e nessun goal all’attivo. L’attacco ha stentato confermando il trend di tutto il campionato, Pinilla inesistente, Sau abulico, Ibarbo a singhiozzo, mentre il promettentissimo Loi entrava negli ultimi minuti. Siamo sicuri che il talentino classe ’96 avrebbe potuto giocare qualche scampolo in più, data la scarsa voglia dimostrata dai suoi compagni più blasonati di reparto.
Inoltre alcune domande sorgono spontanee, con la mancata convocazione mondiale che senso aveva far giocare Astori a Torino, precludendo al greco Oikonomou di fare esperienza, dato che il centrale ellenico era sceso in campo solo nella sconfitta casalinga contro la Roma?
Schierando una formazione che prevedeva coloro che hanno giocato meno come Bastrini, Del Fabro, Oikonomou Barella e Loi, probabilmente il risultato non sarebbe cambiato, ma almeno avremmo visto maggiore impegno e voglia di difendere i colori rossoblu, sino all’ultimo minuto dell’ultima partita.
Pulga e i suoi ragazzi hanno comunque centrato l’obiettivo minimo della salvezza nonostante le molteplici vicissitudini e quindi vanno applauditi e ringraziati. Ora si apre un estate che si preannuncia infuocata su svariati fronti in cui la Cagliari Calcio è impegnata. Le promesse sono tante, ci auguriamo che la maggior parte vengano mantenute, perché la città di Cagliari e i tifosi rossoblu se lo meritano e ne hanno ampiamente diritto.