Nel mondo del calcio uno dei motti principali nella testa di un calciatore è quello di essere sempre sul pezzo, in qualsiasi situazione. Non importa se parti titolare o dalla panchina, poiché l’importanza del tuo contributo è la medesima se serve ad aiutare la tua squadra nel momento di difficoltà.
Fabio Pisacane questo lo sa benissimo e ogni qual volta scende il campo e viene chiamato in causa da mister Maran ha la straordinaria capacità di non perdere mai di vista la concentrazione sulla sua prestazione, qualità che all’apparenza sembra scontata, ma che in realtà non lo è affatto.
Un copione, questo, che si è ripetuto anche in una partita assai sentita contro il Napoli, dove il suo allenatore gli ha consegnato i gradi di titolare. Per il numero 19, campano doc, sicuramente è stata una partita emozionante, ma quello che per lui contava di più era lottare per il “suo” Cagliari.
Nemmeno il ruolo diverso dal solito, ovvero quello di terzino destro, che visto singolarmente poteva essere visto come una scelta conservativa, è riuscito a condizionare la sua prova, a tal punto che per più di 80 minuti la sua partita è stata caratterizzata da grinta, corsa, sacrificio, chiusure e continui rifornimenti offensivi.
Pisacane non è mai fuori dalla partita ma sempre sul pezzo, nessun errore, sbavatura o calo di concentrazione: occhi fissi sull’obiettivo e nessuna intenzione di mollare. Solo i più classici crampi di chi gioca con hanno fermato la sua inarrestabile voglia di essere importante per la sua squadra.
Sebbene l’esito del match sia stato beffardo, il 19 è salito in cattedra e ha posto ancora una volta il suo timbro magistrale per una prestazione che ha rasentato la perfezione.