La cura Maran continua a produrre frutti preziosi e costanti e la prova del collettivo rossoblù elargita in coppa Italia ne è un ulteriore attendibile prova.
La formazione schierata al cospetto del Chievo infarcita di cosiddette riserve, in netta contrapposizione con le annate precedenti ha affrontato l’impegno con l’atteggiamento più volte auspicato in passato, con il piglio di chi vuole cogliere l’occasione offerta, determinata nel proseguire il cammino.
Il passaggio del turno conquistato al termine di una buona gara, è la diretta conseguenza della giusta predisposizione dimostrata da interpreti poco utilizzati, ma in grado di farsi trovare pronti restituendo le giuste risposte quando chiamati in causa.
Un aspetto importante che attribuisce una valutazione positiva sulla rosa assemblata in estate, capace di assicurare un’indispensabile dose di tranquillità in seno ad una compagine che ha l’obbligo principale di stazionare lontano dalle acque più pericolose.
Dubbi e equivoci tattici permangono, così come risultano doverosi svariati chiarimenti sulle gerarchie esistenti, tuttavia poter vantare tale solida base garantisce un presente comunque soddisfacente, in grado di alimentare certezze e processi orientati verso un futuro di crescita.