“A Cagliari ho vissuto due anni splendidi. Soprattutto con i cagliaritani. È stata una separazione decisa insieme con il presidente. Il percorso doveva interrompersi. Ma nessuno può cancellare quello che abbiamo fatto”, ha affermato di recente in un’intervista.
Quel che è certo è che l’operato di Stefano Capozucca in Sardegna ha lasciato un’impronta non indifferente e difficilmente cancellabile. In quell’ indimenticabile 2015, ha preso quei pochi cocci rimasti di quella storica disfatta e ha rimodellato il Cagliari, facendolo risorgere e costruendo una squadra di ottimo livello per la cadetteria.
Non solo. Capozucca ha sicuramente dato un contributo importante alla promozione in Serie A e al primo posto in classifica, con quel titolo che nel palmarès rossoblu non c’era mai stato. La ciliegina sulla torta, manco a dirlo, è stata la salvezza in massima divisione, con un Cagliari dalle grandi firme (a lui si devono gli arrivi di Borriello, Alves, Isla, Tachtsidis, per citarne alcuni).
Poi però, come in tutte le storie, c’è anche una fine. Una chiusura, quella della gestione sportiva di Capozucca in Sardegna, che è stata caratterizzata da emozioni contrastanti: da una parte la soddisfazione di aver fatto un lavoro eccellente, dall’altra la tristezza di dover abbandonare un’avventura che gli ha dato tanto sotto il profilo umano e in particolare del rapporto sincero e diretto con la tifoseria, specie con i cagliaritani (come lo stesso Capozucca ha dichiarato n.d.r.).
Il Ds, però, è una figura che nel calcio è sempre sulla cresta dell’onda e gli aggiornamenti professionali, in attesa di una chiamata da parte di una società, sono costantemente all’ordine del giorno.
Il Frosinone – seppure nel ruolo di consulente esterno – ha voluto (nella persona del presidente Stirpe) puntare con forza su di lui per la sua competenza ed esperienza. Il mandato è stato chiaro: costruire per salvarsi, proprio com’è successo nel campionato post-promozione nella “sua” Cagliari.
Eppure, quasi per uno strano scherzo del destino, domenica prossima sarà una giornata particolare per Capozucca, poiché vedrà incrociarsi il suo presente e il suo passato, che gli ha dato tanto e a cui lui stesso ha dato tanto.
Nella sua mente passeranno mille momenti di quella straordinaria cavalcata da dirigente rossoblu, ma forse il primo pensiero sarà quello di sperare in un risultato positivo per il suo presente ciociaro. Ad ogni modo, comunque vada, sarà per Capozucca un giorno speciale.