Il tanto atteso arrivo nel capoluogo isolano di Luca Silvestrone e Dan Meis, ha alimentato un entusiasmo cresciuto vertiginosamente nelle ultime ore. Lo scetticismo ampiamente giustificato di numerosi tifosi rossoblù sta cedendo sempre più il passo ad una eccitazione febbrile che attendeva da anni una giornata come quella di ieri.
Prima dell'incontro con il sindaco Massimo Zedda, Silvestrone e Meis si sono recati presso i terreni di Santa Caterina, successivamente al centro sportivo "Ercole Cellino" di Assemini, presso lo stadio Sant'Elia, a Is Arenas ed infine hanno visitato la sede del Cagliari in viale La Playa.
La presa visione di tutti gli asset di proprietà della famiglia Cellino e delle strutture pubbliche che dovranno ospitare la Cagliari Calcio rende l’idea di come la nuova ipotetica proprietà voglia fare tutto per bene e in regola. In tre anni il nuovo stadio all’avanguardia, che sarà il fiore all’occhiello di una città intera, sarà pronto, resta solo da definire la sede provvisoria destinata ad ospitare le gesta della squadra rossoblù.
Su questo argomento Silvestrone si è espresso palesando la volontà di mantenere la squadra nell’isola, riscuotendo ancora di più i favori dei supporter cagliaritani.
Oramai la palla passa al presidente Cellino che gradualmente sta ammorbidendo la sua posizione, convincendosi a cedere la squadra, ma anche tutte le strutture ed in particolare l’apprezzatissimo centro sportivo.
Un capitolo a parte lo merita il sindaco Zedda che laboriosamente spinge affinché questo progetto venga portato avanti, ben sapendo che se tutto dovesse svanire in una bolla di sapone la riconferma nella posizione di Sindaco di Cagliari sarebbe un miraggio.
I primi passi in quella che si annuncia una lunga e tortuosa trattativa sono stati fatti e i tifosi iniziano a toccare con mano i volti di coloro che dovrebbero realizzare un sogno atteso da tempo. Non crediamo che uno come Dan Meis venga a Cagliari in gita o che accosti il proprio nome a speculazioni o trattative poco credibili. Resta solo da attendere che questi prossimi mesi siano gravidi di novità positive e cruciali per le sorti del Cagliari.
Ciò a cui si è assistito ieri potrebbe essere un giorno storico per la città intera ed essere ricordato a distanza di decenni come il giorno che ha cambiato per sempre la storia del Cagliari.
Noi tutti ce lo auguriamo.