La crescita del Cagliari guidato da Maran prosegue spedita, alimentata da interpreti funzionali e orientati al raggiungimento di una nuova dimensione collettiva. Tale percorso ha registrato un nuovo e importante step nel match che ha visto la compagine isolana affrontare il Milan di Gattuso.
Una sfida intrapresa con spirito battagliero, votato all’azzeramento del gap tecnico tra le due squadre.
Pavoletti è l’emblema del nuovo corso rossoblù, che chiede ad ogni singola risorsa il proferire continuo di energie in svariati frangenti. Non importa quale sia il ruolo specifico, chiunque deve e dovrà fare la sua imprescindibile parte in entrambe le fasi.
L’attaccante livornese, dopo la conclusione deviata sul palo da Donnarumma e ribadita in rete da Joao Pedro, non ha lesinato energie in fase di non possesso, risultando fondamentale nel gioco aereo, offrendo così un importante aiuto ai componenti della retroguardia.
Un leader indomito, umile, capace di mettere a segno goal importanti, ma di comprendere pienamente, quanto sia importante il sacrificio, trascinando con l’esempio compagni e tifosi.
Un beniamino sorridente che, calatosi pienamente nella realtà cagliaritana, ipotizza per se stesso e la sua squadra una crescita importante, protesa al riconoscimento di uno status intrigante, impensabile per il Cagliari della passata stagione.