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Cagliari, dalla raffinatezza al muro portante

Dopo la batosta al Castellani e col Sassuolo all’orizzonte, Maran pensa a come modellare il centrocampo tra due filosofie completamente opposte

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Il film di Empoli è di quelli da dimenticare, ma per confezionare un prodotto che sia migliorabile – e quindi ben fatto – bisogna anche vedere dove si sbaglia.

Il regista Maran ha provato a riproporre una sceneggiatura nel segno della continuità, ma il meccanismo di organizzazione tattica e tecnica dei rossoblù ha avuto diversi problemi di assemblaggio e applicazione.

Tra questi, c’è il mancato funzionamento della mediana costruita dal tecnico, con cui l’Empoli è andato a nozze, mettendo spesso sotto scacco i giocatori schierati a centrocampo dai sardi.

In particolare, è mancato quel filtro tra retroguardia e mediana che ha reso famoso il modo di pensare calcio di Maran nella sua gestione al Chievo Verona.

È evidente, quindi, che la raffinatezza qualitativa e tecnica dei due prescelti per il ruolo di play-maker (Cigarini e Bradaric) dovrebbe lasciare spazio alla fisicità e alla quantità. Di conseguenza, come si potrebbe venire a capo della situazione per ristabilire equilibrio alla mediana del Cagliari?

Analizzando la rosa a disposizione, l’unico giocatore che può essere utilizzato come muro portante (in quanto a tenuta fisica e copertura) è Ionita che, schierato da falso dies a Empoli alla prima uscita in campionato, non ha reso al meglio delle sue potenzialità.

Sulle mezzali e sulla trequarti, invece, spazio alla fantasia e alla tecnica. Sugli interni, Barella è una certezza, mentre Castro, fedelissimo del tecnico, è attualmente in fase di revisione e rodaggio, ma in quanto a giocate di qualità può certamente dire la sua.

In alternativa, con una scelta più muscolare e meno spettacolare, c’è l’opzione Padoin (o in seconda battuta Dessena o Faragò con Srna terzino destro) con Barella interni ai lati dello stesso Ionita. E sulla trequarti? Le carte da giocare per Maran ci sono, ma vanno ben sfruttate.

Le seconde punte a disposizione – Farias e Sau – possono ricoprire quel ruolo in alternativa a Joao Pedro, ma c’è anche Barella che si sta allenando su più ruoli (come ha sottolineato anche Maran alla vigilia della gara di Empoli).

Ora la palla passa a Maran e al suo staff per trovare definitivamente la quadratura giusta: e la gara col Sassuolo è alle porte…

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