L'obbiettivo di ogni attaccante è quello di mettere a segno un numero considerevole di gol in ogni stagione. Tale standard non è mai stato raggiunto da Marco Sau negli ultimi campionati non solo per colpe ad esso immediatamente riconducibili.
Gli immancabili guai fisici infatti hanno viaggiato a braccetto con collocazioni tattiche discutibili e non in grado di valorizzarne le caratteristiche, mentre il gioco espresso dalla formazione isolana raramente ha concesso agli avanti rossoblù di godere di occasioni valide e ripetute.
Le prime uscite stagionali del Cagliari targato Rolando Maran, hanno restituito un Sau determinato e voglioso di invertire un trend poco soddisfacente. Schierato come seconda punta a ridosso del centravanti, l'attaccante sardo ha violato la porta avversaria ripetutamente, mostrando che se schierato in una posizione consona, può ancora dire la sua in termini di marcature e pericolosità .
La prossima annata, qualora Sau rimanga alla corte di Maran date le insistenti voci di mercato che ne preannunciano un futuro lontano dall'isola, si configura come l'ultima a disposizione al fine di dimostrare di avere doti preziose e sfruttabili all'interno di una rosa del massimo campionato tricolore.
Un buon ritiro prestagionale sembra il miglior viatico per centrare un importante ma non irrangiugibile obiettivo, consentendo così a Sau e di conseguenza alla propria squadra di nutrire speranze e coltivare sogni diversi, riabilitando una storia che preannunciava dinamiche differenti.