I volti abbronzati e maculati di rosso e di blu, i torsi nudi o coperti dalla maglia, le voci che sprigionano il proprio volume e le mani che si scontrano, sventolano le bandiere e mulinano le sciarpe riappariranno sugli spalti, dinanzi al sole e alle telecamere, a Empoli, il 19 agosto. Sarà da lì che il Cagliari, per la trentanovesima volta nella sua storia e per la terza stagione consecutiva, muoverà il pallone della serie A – giunta all’edizione centodiciassette – per cancellare lo zero dalla casella dei punti e raccogliersi, in un abbraccio, con il suo pubblico. Che, una settimana dopo, potrà sedersi alla Sardegna Arena per la prima partita casalinga, quella contro il Sassuolo, con la quale cesserà agosto. E, una volta sfidati gli avversari per due volte, il collettivo diretto da Rolando Maran calcherà il proprio manto nei 90’ conclusivi, il 26 maggio 2019, contro l’Udinese.
I turni clou – Superato il mese iniziale, in settembre, alla 3ª giornata, il Cagliari volerà per la seconda trasferta del campionato, che sarà «europea»: a Bergamo, la città che rievoca l’1-2 (Pavoletti, Padoin) della precedente annata, ci sarà il faccia a faccia con l’Atalanta. Mentre il 16 settembre (4ª), recuperate le forze post-pausa per le Nazionali, in Sardegna sbarcherà la prima big, il Milan. Dopo il viaggio a Parma e l’ospitalità offerta alla Sampdoria, i rossoblù, il 30 (7ª), busseranno all’Inter; e faranno lo stesso, il 4 novembre (11ª), con la Juventus: saranno i primi tre gettoni da contendere ai pluricampioni d’Italia, che invece nell’Isola, il 3 aprile, potranno mostrare Cristiano Ronaldo. Nel dicembre affollato di gare – saranno sei dal 2 al 29 –, il collettivo guidato da Daniele Dessena se la vedrà, in tredici giorni, in casa contro la Roma (15ª) e il Napoli (16ª), e fuori con la Lazio (17ª).
Sfide agli ex – Quello stadio è stato il «loro», e quei tifosi sono stati con loro. Maran e Lucas Castro sono stati insieme al Chievo Verona, dal 2015 al maggio scorso, in cui hanno guadagnato la doppia permanenza nella categoria. E il 28 ottobre (10ª), alla Sardegna Arena, e il 31 marzo, al Bentegodi, si troveranno davanti agli occhi i Clivensi, il giallo e il blu. Avranno le stesse emozioni Bartosz Salamon e Luka Krajnc, i quali, gomito a gomito, hanno aiutato i rossoblù a risalire, quattro anni fa, in A; e in questa sessione estiva di calciomercato si sono slegati da quelle tinte, trasferendosi, rispettivamente, alla Spal (l’andata, a Ferrara, alla 12ª) e al Frosinone (gara-1, nel Lazio, alla 14ª). Quando scenderanno sul terreno di gioco dello Stirpe, passati gli anni Ottanta in serie C1 (due vittorie per i sardi, una per i laziali e un pareggio), il Cagliari e i Ciociari inaugureranno il racconto dei loro incontri in A.
Un’altra A – Dall’Empoli all’Udinese, attraversando le quattro stagioni e le diciassette città, il Cagliari cercherà di rimanere in A, così da potersi godere i volti maculati di rosso e di blu, i torsi nudi o coperti dalla maglia, le voci che sprigionano il proprio volume e le mani che si scontrano, sventolano le bandiere e mulinano le sciarpe.