Quando Diego Lopez si è accomodato sulla panchina rossoblù ha compreso che, con gli uomini a disposizione, fosse impossibile perseverare sul 4-3-1-2, decidendo di passare al 3-5-2. Eppure, nonostante il modulo si fondi sulla spinta nelle fasce, il Cagliari non le sta sfruttando appieno.

Anche nell’ultimo match, in quel di Genova, è stato appena uno il cross ben eseguito (da parte Faragò), peraltro quasi massimizzato da Pavoletti, non fosse per il palo che ha negato all’attaccante la gioia dell’ottavo gol di testa della stagione.

La domanda, dunque, sorge spontanea: come costruire più azioni da gol?

Senza dubbio cominciando a smistare il gioco con continuità sulle corsie laterali, rinunciando ai lanci lunghi dei difensori o a poco probabili imbucate dei centrocampisti centrali: Lykogiannis (o Miangue) da una parte e Faragò dall’altra attendono con impazienza palloni da proporre al centro dell’area, magari provando ad indirizzarli con precisione per regalare al centravanti più occasioni. A cominciare dalla prossima, delicatissima, sfida in quel di Verona, nella quale sarà fondamentale vincere per dare un’accelerata alla meta da raggiungere.