I grembiuli indossati, le scuole frequentate e i maestri incontrati sono stati diversi. Però, hanno aperto gli stessi libri, interpretandoli in ugual maniera, sottolineando e memorizzando le parole e i concetti ritenuti importanti. Due quaderni distinti, ma altrettante penne che componevano un medesimo testo. Lunedì, sul banco della Sardegna Arena, Allan e Nicolò Barella confronteranno i propri lavori, cercando di prevalere l’uno sull’altro.
Il compito – Sarà una battaglia di nervi, nella quale dovranno controllare l’equilibrio emotivo, che, in alcune circostanze, «svirgola». Ci sarà da tenere gli occhi fissi sul pallone per interrompere la progressione dell’avversario, aiutare l’esterno difensivo per il raddoppio della marcatura e avere ritmo nell’inserimento per costruire, oltre che per rompere. Il brasiliano, in stoffa azzurra, lo farà sul centro-sinistra e l’italiano, in rossoblù, sul centro-destra, seguendo il «proprio» ABC: aggressività, bilanciamento (mentale, fisico e tattico) e costanza.
I curriculum – La sfida comincia nella zona nevralgica del campo, estendendosi alle specifiche discipline, che evidenziano il «doppio-gioco» svolto da entrambi. Infatti, Barella e Allan hanno rispettivamente 2.9 e 2.7 di media in contrasti a gara, 1.2 e 0.9 in passaggi intercettati e 95 (5° in serie A) e 91 (7°) sfere recuperate. Poi, Barellino e Aladino, saldi nei centrocampi del Cagliari (22 presenze e 2006’, secondo per minutaggio della rosa) e del Napoli (25 gettoni e 1926’, primo del reparto), hanno l’82% e l’88% dei passaggi giusti e pure 3 reti su 12 tiri e 4 su 10.
L’ambizione – Il risultato è l’aspetto più importante: il Napoli, con l’eventuale decima vittoria consecutiva, manterrà la prima posizione in classifica e il vantaggio sulla Juventus; il Cagliari, dopo la sconfitta contro il Chievo Verona, potrebbe trovare i primi punti con una «big». Per far ciò, Allan e Barella dilateranno le pupille per osservarsi, così anche col foglio e cominceranno a tratteggiare, facendo riferimento alle conoscenze comuni. E dalla biro uscirà l’inchiostro per scrivere una fine desiderata, di quale colore, azzurro o rossoblù, dipenderà dalla loro concentrazione e dalla loro energia.