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Difesa Cagliari, nessun posto fisso

La retroguardia rossoblù non vede punti fermi al suo interno

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Il cambio di guida tecnica operato in corsa dalla dirigenza capitana dal presidente Giulini, appariva come la soluzione ottimale al fine di dare una svolta definitiva alle dinamiche in seno alla formazione rossoblù ed in grado di garantire una fisionomia ben definita e capace di valorizzare le qualità dei singoli. Gli ultimi sviluppi tuttavia, hanno restituito un Cagliari in crescente difficoltà, con poche certezze e incapace d’allontanarsi definitivamente dalla zona retrocessione.

Persino il reparto arretrato, settore che vanta al proprio interno valide e preziose qualità, non annovera un interprete che riesca ad innalzarsi sui compagni configurandosi come titolare indiscusso. Romagna in particolare, dopo un periodo d’utilizzo costante caratterizzato da prestazioni convincenti, nel match di Crotone è rimasto in panca per tutta la durata della contesa.

Una scelta inattesa quella effettuata da Lopez, che restituisce la chiara indicazione su come nelle gerarchie dell’allenatore uruguayano, non vi sia al momento nessuno che goda di una posizione di vantaggio sui compagni di reparto.

Romagna, Pisacane, Ceppitelli, Andreolli e Romagna, sono nomi e individualità che teorizzano un rendimento oltremodo sufficiente al mantenimento della categoria. Tale ipotesi tuttavia non sempre è stata sorretta dalla prova dei fatti, mentre la classifica impone un’inversione di rotta immediata.

La Spal si configura come la più classica occasione, capace di offrire la presa di due piccioni con una fava. Riuscirà il Cagliari a coglierla, ripartendo con nuove e importanti certezze?

 

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