“Ora mi piacerebbe segnare in casa, magari col Milan”. Sembrano quasi profetiche le parole di Nicolò Barella rilasciate qualche giorno fa in un'intervista a “La Gazzetta dello Sport”.
Perché il gioiellino di casa, il gol, all'8' minuto, sotto la Curva Nord, alla Sardegna Arena, contro i diavoli rossoneri l'ha fatto eccome. Il terzo in campionato e il primo nel suo stadio.
Adesso per la società rossoblù diventa sempre più difficile trattenere in Sardegna il centrocampista classe 1997. Nicolò è forte, Nicolò combatte, Nicolò è grintoso e di questo se ne sono accorti tanti grandi club italiani e non. Tanti bussano forte alla porta del presidente Tommaso Giulini per aggiudicarsi il prezioso cartellino del numero 18 cagliaritano ,e lui, almeno per ora, resiste.
Barella a soli 20 anni è diventato un pilastro del centrocampo cagliaritano, fondamentale in ogni partita. Contro il Milan, in mezzo a una squadra arrendevole, nel taccuino dei migliori in campo non è di certo mancato il suo nome, come al solito, d’altronde. Un espulsione poi per doppio giallo al 43’ del secondo tempo ha macchiato la prestazione, come sempre impeccabile, del numero 18.
Nicolò sarà anche giovane, ma non gli manca certo la cattiveria agonistica sul campo. Lui quella partita l'avrebbe voluta disputare sino all’ultimo secondo, tanta è stata la sua rabbia per dover lasciare il campo prima dei compagni.
Il ragazzo non ha mai negato di essere fortemente legato alla maglia del Cagliari e con lui in rosa la squadra rossoblù potrebbe porre le basi per un progetto calcistico di rilievo.
Tuttavia, il club rossoblù tratterà certamente il giocatore in terra sarda almeno fino a giugno, nonostante le tante sirene di mercato. E poi?...