Gennaio si prefigura come un mese capace di donare un nuovo assetto alla rosa rossoblù. Cambiamenti marginali, potrebbero essere accompagnati da altri più incisivi ed in grado di modificare le gerarchie esistenti.
Tra coloro che, salvo cambi di rotta imprevisti, continueranno a far parte della formazione isolana, rientra Joao Pedro. Il numero 10 rossoblù, dopo diverse stagioni caratterizzate da incertezze tattiche, sembra aver trovato nel ruolo di seconda punta, la collocazione in grado di valorizzarne al meglio le caratteristiche.
Il cambio di ruolo tuttavia, se da un lato ha restituito una maggiore tranquillità al brasiliano, dall’altro non ha registrato un innalzamento costante del rendimento tale da identificarlo come un punto fermo nelle dinamiche padroneggiate da Lopez.
La possibile partenza di Farias e il suo bagaglio di talento e rimpianti, potrebbe togliere all’arsenale cagliaritano un’arma comunque importante. Una carenza che, oltre ad un innesto derivante dal mercato di riparazione, può essere colmata attraverso una presa di coscienza dello stesso Joao Pedro. Qualora invece, dovesse persistere la coesistenza tra i due attaccanti verdeoro, si preannuncia una lotta serrata per una maglia nell’undici titolare.
Nel reparto avanzato Pavoletti si identifica come un interprete a cui, per caratteristiche e un rendimento crescente, è difficile rinunciare; Joao Pedro deve necessariamente seguirne l’esempio, sfruttando lo spazio e il ruolo garantito dall’avvento dell’allenatore uruguayano.
Il Cagliari è chiamato ad un girone di ritorno che possa regalare un bottino di punti maggiore rispetto a quello accumulato al giro di boa. Un compito da assolvere non impossibile, raggiungibile perseguendo la strada tracciata da Lopez ed attraverso una maggiore continuità di chi, sembra possedere le risorse per fare meglio di quanto visto sinora.