Massimo Cellino azionario di maggioranza del Leeds United. Il detto dice: tutto è bene ciò che finisce bene. Ma a quanto pare potrebbe non essere affatto così. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano la decisione del giudice di arbitrato della Football League, e non di un tribunale ordinario, nell’accogliere il ricorso di Cellino è solo temporanea: tra tre mesi, quando saranno depositate le motivazioni della sentenza di condanna emessa il 18 marzo, la Football League potrà decidere se revocare a Cellino la possibilità di possedere un club calcistico professionista in Inghilterra.
E ci sono discrete possibilità che ciò avvenga. Cerchiamo di mettere ordine alla questione: prima la FL dice no a Cellino per via della condanna in primo grado per evasione fiscale, poi in appello ottiene l’ok dal giudice terzo Tim Kerr, il quale però specifica nella sentenza quanto segue:
“Non si può ancora sapere con certezza se Cellino sia o meno disonesto, perché secondo la legge italiana si possono evadere le tasse sia per conclamata disonestà sia per dimenticanza o errore. Bisogna quindi attendere di leggere le motivazioni della sentenza del giudice Sandra Lepore – scrive Kerr – per capire se Cellino sia stato condannato per disonestà, dimenticanza, o altro.”
Si dovrà quindi ragionevolmente aspettare il mese di giugno, quando saranno dunque trascorsi 90 giorni e saranno depositate le motivazioni della sentenza presso il Tribunale di Cagliari. Qualora tra le motivazioni dovesse comparire un riferimento ad elementi di disonestà imputati a Massimo Cellino, la Football League nel pieno esercizio delle sue funzioni e poteri lo obbligherà a restituire le quote già acquistate del Leeds United. Attenzione, la beffa è possibile.