Quella di lunedì è stata una giornata particolare. Massimo Cellino ha deciso di esonerare Diego Lopez nella tardissima serata di domenica e la mattina seguente ad Asseminello si è assistito a una sorta di passaggio di consegne ideale che, solo per pochi minuti, non si è trasformato in un vero e proprio faccia a faccia. L’ex allenatore rossoblù si è presentato al centro sportivo “Ercole Celino” per i saluti di rito e per svuotare l’armadietto: negli stessi minuti, verso le dieci di mattina, Ivo Pulga metteva piede in terra sarda per riprendere in mano le redini del Cagliari.
Alberto Masu, sulle pagine dell’Unione Sarda, ha riportato che durante l’incontro dell’ex capitano rossoblù con i suoi giocatori si è assistito a momenti caratterizzati da una grande tristezza, abbracci e tante lacrime, soprattutto da parte di coloro che di Diego Lopez non sono stati solo “sottoposti” ma anche compagni di squadra: ricordiamo che proprio il capitano Daniele Conti, solo poche ore prima dell’esonero, aveva ribadito la vicinanza della squadra all’ex mister uruguaiano.
La situazione non dev’essere facile per nessuno: fino al 18 febbraio Ivo Pulga era il secondo allenatore del Cagliari e pare fosse stato licenziato proprio perché si era rifiutato di sostituire il mister rossoblù, che rischiava anche allora l’esonero, perché il legame di amicizia tra i due era molto forte, cementato da un lavoro congiunto durato quasi un anno.
Ora ha preso il posto dell’amico e i giocatori che l’hanno ritrovato saranno sicuramente combattuti tra due sentimenti: la tristezza per aver perso un mister che amavano (o la felicità di averlo perso, dipende dal calciatore) e la felicità di ritrovare un allenatore che si è sempre dimostrato affezionato all’ambiente e un ottimo conoscitore della squadra, avendola già allenata ed avendo anche lui vestito la maglia rossoblù.
Perciò in bocca al lupo ad entrambi: a Lopez, perché possa trovare altrove i successi che non ha trovato qui, e a Pulga, che possa finalmente condurre la squadra alla salvezza.