Nell’ultima formazione scelta dall’ex allenatore uruguaiano salta immediatamente all’occhio l’investitura di una coppia di centravanti totalmente inedita. Pinilla e Nenê, mai si erano trovati a partire fianco a fianco dal primo minuto e quella con la Roma non è sembrata l’occasione migliore affinché ciò accadesse.
La coppia di centrali giallorossi Benatia e Castan, si è confermata per l’ennesima volta una delle migliori d’Europa disinnescando agevolmente il duo sudamericano. Nenê come al solito non ha lesinato energie senza però avere nessuna occasione degna di nota, mentre il suo sodale cileno, ampiamente sfiduciato dopo le recenti partite in cui non è stato schierato, è stato capace di ritrovare la via della rete realizzando dal dischetto il rigore concesso dall’arbitro Massa.
Incomprensibile risulta la rinuncia alla freccia Ibarbo, l’unico che avrebbe potuto far male in contropiede e sfruttare le ripartenze; inspiegabilmente la parti si son invertite, la Roma si è limitata ad un compitino, sfruttando e monetizzando al massimo le carenze e gli spazi concessi dal Cagliari.
Con un atteggiamento da provinciale la Roma ha sorpreso la formazione rossoblù, cinica e precisa ha tramutato tre svarioni difensivi in altrettante ripartenze fulminee culminate in marcature da un Destro in forma mondiale.
Gervinho ha fatto ciò che tutti i tifosi di casa pensavano facesse Ibarbo, ma Lopez nell’ultima sua performance ha optato per non schierare il colombiano, chiamandolo in causa solo nel secondo tempo, ma comunque tenendolo lontano dalla porta relegandolo al ruolo d’ala di un tridente sterile e inconcludente.
Il futuro immediato passa da un recupero di Ibarbo, ma anche di un Sau, mai come quest’anno abulico e inconcludente. Per agguantare una salvezza non tanto lontana, serviranno goal pesanti da parte di tutti coloro che saranno schierati in attacco, senza dimenticare che in questa stagione nessun difensore è mai riuscito a trovare la via della rete, aiutando così un attacco tra i più sterili del campionato.