L’estate del Cagliari ha vissuto un momento particolarmente significativo, ovvero l’esborso più importante della sua storia (12 milioni di euro), acquistando un attaccante forte, che conoscesse la Serie A e in cerca di rilancio dopo tanta sfortuna.
Lui è Leonardo Pavoletti, 29enne di Livorno, che ha scelto la Sardegna per poter ricostruire un percorso che si era bruscamente interrotto in quel di Napoli, dove la concorrenza era folta da non poter riuscire ad esprimere il suo potenziale e a mostrare a tutti la sua dote da killer dell’area di rigore vista ai tempi del Genoa.
I tifosi hanno salutato il suo approdo a Cagliari come un colpo da sogno, entusiasti per avere nella loro squadra un giocatore che il gol ce l’ha nel sangue. Tuttavia, le difficoltà sono iniziate subito, in particolare per la precaria condizione fisica di Pavoletti, che da tempo non metteva piede sul campo da gioco e il feeling non del tutto ritrovato con la porta.
La gara contro il "suo" Genoa, seppure non sia stata positiva dal punto di vista del risultato, ha dato però un’indicazione importante: il ritorno al gol del numero 30.
Quel colpo di testa su assist di Faragò ha un significato ben preciso: Pavoletti vuole comunicare a tutti che lui è presente e che la sua missione è quella di salvare il Cagliari, dando continuità al suo score realizzativo.
Il suo primo gol in maglia rossoblù può rappresentare per Pavoletti un nuovo inizio per tornare a grandi livelli. La dirigenza e i tifosi si aspettano molto da lui. La parola al campo.