Sembrano lontani i tempi in cui Cesare Prandelli, dopo aver convocato in Nazionale Cigarini in quattro occasioni, senza tuttavia farlo mai scendere in campo, inseriva il suo nome nella lista dei 32 pre-convocati per l’Europeo 2012.
Sì, perché a distanza di 5 anni il centrocampista sembra aver perduto la bussola. La stagione di (quasi) inattività con la maglia della Sampdoria, condita da appena quattro presenze, si sta facendo sentire, con il buon Luca che non è ancora riuscito a trovare il giusto ritmo.
Il compito di un regista è dettare i tempi di gioco: Cigarini non solo non mette in pratica i più basilari dettami del “buon centrale di centrocampo”, ma pecca in altri fondamentali. Stop sbagliati, controllo palla approssimativo, aperture poco precise, e chi più ne ha più ne metta, sono state le amare pietanze offerte ieri durante il match perduto contro il Genoa.
Quando entrerà in piena forma? Ci si augura il più presto possibile. Perché per il Cagliari l’apporto di Cigarini, specie se il modulo adottato da Diego Lopez dovesse rimanere lo stesso, è fondamentale: l’intera manovra della squadra dipende da lui, e se non funziona gran parte dei meccanismi saltano.
Difficile inoltre trovare un sostituto dell’ex atalantino: il tecnico ha provato a sostituirlo con Barella nella gara casalinga contro il Chievo, ma con scarsi risultati. Che, dunque, si possa ammirare nuovamente il Cigarini che a suon di prestazioni convincenti si guadagnò la Nazionale: i tifosi rossoblù lo attendono a braccia aperte.