Domenica i rossoblù riceveranno la Roma in un momento delicatissimo. C’è grande apprensione e amarezza per i mancati risultati e serve una scossa perché lo spettro della retrocessione inizia ad aleggiare sui sardi. Per stare vicino alla squadra è giunto a Cagliari il presidente Cellino. E’ probabile che il patron ad Assemini abbia cercato di dare un segnale ai suoi ragazzi.
Al momento il futuro è per tutti appeso ad un filo, compreso quello di Mister Lopez. L’allenatore uruguayano ha raccolto 32 punti, decisamente meno di quelli preventivati e di quelli all’altezza della squadra.
Risultato insoddisfacente dovuto anche a quanto poco racimolato in trasferta dove i rossoblù non hanno mai vinto. E probabilmente non è un caso, per una squadra che gioca spesso male e senza personalità nonostante diversi elementi di esperienza.
Lopez continua a difendere i suoi uomini ma è chiaro che qualche errore lo commette pure lui. In un momento come questo sperimentare e varare un turnover non indispensabile appare quantomeno azzardato.
Nei momenti di difficoltà sembra più corretto e appropriato affidarsi allo zoccolo duro della squadra, capire chi siano i titolarissimi e lanciare loro. Contro la Roma, galvanizzata dalla sconfitta della Juve col Napoli che ha riaperto i giochi in chiave scudetto (ieri ha vinto 4-2 nel recupero col Parma ed è a -8) serviranno davvero 11 leoni, pronti a lasciare l’anima in campo per centrare una salvezza ancora non raggiunta matematicamente.