Si è “riscaldato” una settimana fa, in amichevole, con tre reti. Quelle, però, anche da ritrovare in una partita ufficiale e che mancano dalla scorsa stagione: 14 maggio, Cagliari-Empoli (3-2), doppietta e tre punti. Quindi, poco meno di cinque mesi di digiuno. La corsa, il dribbling ma il piede che, sul bello, s’inceppa: la palla sfiora il palo/traversa o i guanti del portiere di mezzo tra lui e l’esultanza. A Diego Farias manca la gioia del gol, che non gli permette di sorride, alzare le braccia al cielo, levarsi la maglia – in segno di liberazione – e ballare a ritmo di samba.
Le opportunità mancate – Sette gare, sei in serie A e una in Coppa Italia, mettendo all’attivo 448 minuti. Ma, al momento, per Farias nessun numero 1 superato e, ancor meno, una rete mossa. E le occasioni ci sono state: infatti, come Sau e Pavoletti, il “17” ha calciato in porta per 10 volte. È ancora in ferie la lucidità e la freddezza, che il Mago, fin dalla prima annata in rossoblu (2014/15, 8 centri), ha messo in mostra. Non c’è stato ancora il colpo risolutore, che il Cagliari, dopo tre partite senza punti e gol, dovrà trovare.
Il feeling – Quello che Farias ha col Genoa, prossimo avversario, alla Sardegna Arena, della formazione di Rastelli. Il nativo di Sorocaba, il 9 novembre 2014, al Sant’Elia, segnò la sua prima rete A proprio al Grifone: lancio in profondità di Rossettini, scatto e sorpasso da autovelox su Marchese, tocco col piede destro a eludere l’intervento di Perin e sfera “parcheggiata” in porta. Il timbro valse il momentaneo vantaggio, poi i liguri – autorete di Rossettini – acciuffarono l’1-1. L’altro “graffio” del 27enne, il 15 gennaio, sempre nell’Isola, nel penultimo campionato: dagli undici metri, rasoterra col destro, preciso, forte e letale a mandare il pallone al sinistra, mentre Lamanna si sposta sull’altro lato.
Voglia di gol – Il Mago ce l’ha e vuole soddisfarla, già da domenica pomeriggio. I tentativi errati sono stati abbastanza e c’è da mettere a fuoco la porta per ritrovare il sentiero perduto. Nel mirino, oltre alla vittoria, Farias ha il traguardo delle 30 reti col Cagliari. Col Genoa, tutti – società, allenatore, compagni e tifosi – si augurano che il proverbio «non c’è due senza tre» venga rispettato.