Adesso guardati, ragazzo. Da dove sei partito, dove sei arrivato.
A passi rapidi ma decisi, chiassosi, svelti ma ponderati, senza mai sbagliare di mezzo centimetro, senza mai mettere il piede al posto sbagliato.
Ha seguito le orme dei più grandi, ha percorso quelle dei mostri sacri e ha ottenuto la prima, precocissima convocazione in Nazionale maggiore. A vent'anni, come Riva, prima di Zola e dove Conti non è mai arrivato, anche a causa della mancanza di CT che vedessero in lui. Lo ha trovato Barella, con Ventura che non ci ha pensato due volte e lo ha premiato subito dopo l'infortunio di Verratti, prima di Jorginho, prima di Gagliardini e altri pezzi grossi del panorama nazionale.
Eppure in pochissimi avrebbero puntato il loro dollaro sulla chiamata dei baby rossoblù all'inizio di questo campionato, quando Nicolò era poco più che uno dei tanti a vestire la maglia del club sardo. Quasi nessuno, invece, avrebbe scommesso su un Barella azzurro quando il 18 frequentava la scuola calcio "Gigi Riva". Era più bravo degli altri, questo sì, e d'altronde non puoi essere nella norma se qualcuno dall'alto ha scelto te. Ma ipotizzare un'esplosione così fragorosa, così celere, questo era roba da sfera di cristallo.
Ci ha creduto il Cagliari Calcio, che nel 2006 lo scippò alla Gigi Riva di gran carriera, diventando inchiostro per pagine di storia del calcio in Sardegna. Nicolò ha fatto la gavetta, seguendo tutta la trafila del settore giovanile, giocando quasi sempre sotto età e dominando anche nelle categorie superiori. Ha esordito in A grazie al coraggio di un altro storico rossoblù, Gianluca Festa, a diciotto anni e tre mesi, e in due anni è diventato la colonna portante del Cagliari, non esattamente una tartaruga.
Ora Nicolò viaggia verso nuovi traguardi, ancora di corsa, ancora a passi svelti, sempre più rapidi, sempre più veloci. Con la maglia azzurra e lo stesso, identico sguardo di quando esordì in A. Sognante, pronto, ambizioso. Sembra passata una vita, invece è solo passato il primo treno della sua carriera. Preso in corsa, naturalmente.