Le due gare casalinghe successive alla netta vittoria di Ferrara, ipotizzavano un cammino in discesa ed in grado di donare entusiasmo alla formazione rossoblù. Sul rettangolo di gioco invece, i due match hanno avuto un andamento diametralmente opposto rispetto a quanto si auspicava.

Due débâcle che hanno dato vita ad un momento di difficoltà, che può trasformarsi in una crisi conclamata se, non tanto la trasferta di Napoli, quanto la partita successiva tra le mura amiche con il Genoa non andrà ad elargire nuovi punti in cascina.

Infatti la contesa che vedrà i ragazzi di Rastelli affrontare la compagine magistralmente guidata da Sarri, oltre che prospettarsi nel momento peggiore, non può offrire un giudizio definitivo in merito all’allenatore che vive il terzo anno alla guida della formazione rossoblù. Un Napoli che dopo sei turni è a punteggio pieno e fortemente deciso nel giocarsi fino in fondo le proprie carte in ottica scudetto, sulla carta dovrebbe incontrare poche difficoltà al fine di avere la meglio di una formazione in netta flessione.

Un Cagliari unito, fortemente orientato al raggiungimento di un risultato positivo attraverso un’identità chiara di gioco ammirato ad inizio stagione, sembra aver lasciato spazio ad una squadra svuotata ed in debito d’ossigeno.

Ritrovare il giusto equilibrio utile a sfruttare nuovamente l’organico, appare difficile si verifichi in quel di Napoli, tuttavia riprendere il percorso interrotto bruscamente può risultare possibile a seguito della sosta.

Rastelli ha dimostrato, anche se solo per poche gare, di sapere come valorizzare il gruppo a disposizione; non resta che limitare i danni nella sua terra natia ritrovando prontamente fiducia e certezze svanite inaspettatamente. In definitiva, la gara di Napoli non porterà la dirigenza rossoblù ad un giudizio definitivo nei confronti di Rastelli.