Quella contro il Chievo, ha rappresentato per Joao Pedro la centesima presenza con la maglia del Cagliari. Una prestazione quella profusa contro la formazione veneta, che non ha onorato l’importante traguardo, offrendo la faccia meno bella della luna verdeoro a compagni e supporter.
Il quarto anno del Joao Pedro in versione rossoblù infatti sembra ricalcare fedelmente l’andamento restituito nelle passate stagioni: prestazioni da incorniciare fanno il paio con altrettante in cui il brasiliano si identifica come una risorsa poco utile alla causa. Un’annata che in principio veniva indicata come quella della definitiva consacrazione, al momento ripercorre binari già noti.
Una collocazione tattica ben precisa e delle doti tecniche evidenti, dovrebbero consentire al numero dieci la possibilità concreta di innalzarsi al ruolo di assoluto trascinatore; inoltre le importanti e ingombranti partenze estive, unite ad uno status da titolare mai messo in discussione, sono ulteriori elementi a supporto di tale tesi.
Nonostante una carta d’identità che recita 25 primavere, Joao Pedro ha accumulato una grande esperienza nel campionato nostrano, ciononostante essa non appare al momento sufficiente per capire come quello tricolore sia un torneo che esige una continuità di rendimento e una cattiveria utili a sostenere crescita e consapevolezze.
L’attualità rossoblù sembra ricalcar quella del suo fantasista, perennemente di fronte ad uno step che consenta il definitivo salto di qualità o la permanenza nella mediocrità .
Le prossime partite porranno nuovamente Joao Pedro e compagni al cospetto di sfide ed avversari difficili, ma in grado di offrire la possibilità di stupire e invertire il corso degli eventi.
All’interno della rosa a disposizione di Rastelli, il brasiliano è uno dei pochi ad avere le qualità che consentano di innalzarsi sugli altri: è arrivato il momento di dimostrarlo in maniera incontestabile, trascinando la squadra rossoblù via da acque che si fanno sempre più agitate.