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Cagliari, quando vuoi ma non puoi

Intenzioni buone ma poca concretezza e lucidità. L’evoluzione del Cagliari nel giro di pochi giorni: dalla Spal al Sassuolo. Ora il Chievo per ritrovare entusiasmo e soprattutto le certezze acquisite

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La mentalità era quella giusta, per dare un seguito positivo alla striscia di vittorie ottenuta contro Crotone e Spal, ma dal punto di vista fisico il Cagliari è rimasto intrappolato e la mancanza di energie e lucidità ha fatto il resto. Si può riassumere così il film dei rossoblù alla Sardegna Arena con il Sassuolo dell’ex Bucchi, alla prima vittoria sulla panchina neroverde dopo tre battute d’arresto consecutive.

Un passo indietro rispetto alla gara con la Spal, che testimonia come i sardi si siano improvvisamente smarriti. È come se ad un certo punto la brillantezza acquisita nel corso di questo inizio di campionato (sconfitte con Juventus e Milan a parte) fosse magicamente sparita senza un perché.

La confusione nel gioco e la poca cattiveria sotto porta ha poi trasformato una possibile serata di festa in una caratterizzata da amarezza ma che comunque non toglie la consapevolezza di voler ripartire e archiviare nel più breve tempo possibile ciò che è successo ieri.

Per ricostruire il percorso interrotto così bruscamente, domenica c’è un altro incontro casalingo ma insidioso: l’avversario è il Chievo Verona e, in quella circostanza, il Cagliari è determinato a cercare risposte e tornare a fare punti pesanti per un obiettivo fondamentale per la stagione rossoblù, ovvero la permanenza in A. La parola passa al campo.

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