Il Cagliari annovera tra le propria fila protagonisti che dopo diverse stagioni passate a difendere i colori del capoluogo isolano, sono chiamati a sgombrare attorno alle loro figure dubbi e differenti valutazioni.
Partendo dal tecnico Rastelli sino ad arrivare al duo brasiliano composto da Joao Pedro e Farias, è lecito aspettarsi un apporto continuo e di maggiore qualità in virtù di prerogative che emergono ad intermittenza.
Rastelli è al terzo anno alla guida della formazione rossoblù e la preparazione estiva unita alle prime due gare stagionali hanno restituito la chiara intenzione da parte dell’allenatore campano di volersi affermare come uno dei tecnici emergenti del panorama italiano. Per fare questo step sembra deciso a fare a meno del ricorso eccessivo a turnover e cambi continui di modulo, creando una base solida a cui affidare le sorti rossoblù.
Arrivato un anno prima rispetto a Rastelli e accompagnato da molteplici aspettative, Luca Ceppitelli ha incontrato numerose difficoltà nel tener fede a quanto e di positivo gli addetti ai lavori dicevano di lui. Infortuni e alcuni passaggi a vuoto lo hanno continuamente relegato ad una posizione meno in vista nelle gerarchie dell’allenatore; le 28 primavere rendono il prossimo campionato come uno degli ultimi a disposizione al fine di portare le proprie prestazioni verso un livello superiore e decretarne una definitiva consacrazione.
In mediana invece un non più giovanissimo Padoin è chiamato a riscattare l’annata d’esordio, innalzandosi ad un ruolo di certezza ed esempio per i compagni più giovani. L’esser impiegato anche come terzino destro potrebbe rendere difficoltoso tale compito, tuttavia esperienza e peculiarità fisiche non mancano all’ex Juve e Atalanta.
Dulcis in fundo, ovvero Joao Pedro e Farias, due che vengono spesso accomunati a seguito di una parabola che assume contorni comuni. Farias vanta caratteristiche più offensive, ma deve fare i conti con una mancanza di lucidità sottoporta, mentre Pedro di due anni più giovane viene impiegato nei panni del trequartista grazie anche ad una buona propensione negli inserimenti. Entrambi hanno restituito negli anni di militanza rossoblù un’altalena continua di rendimento che ne ha limitato la crescita e rallentato il raggiungimento di uno status di autentici trascinatori.
Il Cagliari inteso come squadra e come struttura societaria è in continua crescita grazie sopratutto ad una pianificazione chiara ed orientata alla stabilizzazione della squadra nella parte medio alta della classifica. Il carburante necessario affinché ciò avvenga è rappresentato in prima battuta dalle prestazioni di coloro che vengono chiamati a difendere i colori rossoblù.
Per alcuni di loro quello prossimo si designa come il campionato della verità , utile a continuare ad alimentare la crescita del Cagliari oppure a spingere verso decisioni che determinino un futuro differente.