Il Cagliari ha allestito in estate una rosa che può vantare due interpreti per ruolo, atleti dotati di caratteristiche differenti andranno a competere settimanalmente con l’obiettivo di guadagnare una maglia da titolare. Diversi giocatori grazie ad una duttilità e uno spirito di sacrificio insiti nelle proprie caratteristiche, assicurano la possibilità di ricoprire più ruoli, offrendo così a Rastelli ambia libertà tattica.
Dopo la preparazione estiva e le due partite che non hanno portato punti in cascina ma che hanno fornito risposte comunque positive, l’undici di partenza sembra definito e con pochi dubbi al riguardo.
Gerarchie che appaiono chiare infatti vedono nove maglie con un padrone pressoché certo, mentre alcuni dubbi riguardano il ruolo di terzino destro in bilico tra van der Wiel e gli adattati Padoin e Faragò e quello di seconda punta dove Sau e Farias si contendono una maglia.
Scelte che al momento restituiscono un’identità ben precisa e utile a maturare certezze durature. Sicurezze tuttavia che al cospetto di un tecnico come Rastelli vengono sottoposte alle dovute prove e sollecitazioni durante gli allenamenti e al vaglio di sperimentazioni continue. Il tecnico campano infatti ha abituato la propria squadra e i tifosi a continui cambiamenti di modulo e interpreti.
Tale modus operandi garantisce a tutti i componenti del gruppo rossoblù opportunità continue e un persistente sprone verso un rendimento positivo e costante.
Nel corso di un campionato lungo e complicato come quello italiano, il poter contare su diversi giocatori e relative peculiarità può sopperire a inevitabili momenti di difficoltà , premiando così la volontà di soverchiare situazioni che sembrano consolidate o votata a riacquistare uno status smarrito lungo il cammino.