Van der Wiel, Heitinga, Mathijsen, Van Bronckhorst. Questa era la difesa titolare dell'Olanda di Van Marwijk che affrontava la Spagna nella finale dei mondiali sudafricani. Laterale destro era un giovane fulmine di origine Antillana. Si sa, da quelle parti o nasci centometrista o fai il terzino. Gregory scelse la seconda via, nonostante avrebbe potuto intraprendere con successo anche la prima. Fece il terzino, e non lo fece tanto per, dato che divenne il migliore di tutto il Paese.

Potrebbe bastare anche solo questa introduzione per chiarire cosa potrà dare al Cagliari questo ormai ventinovenne difensore ex PSG e Ajax. Esterno di difesa dalle spiccate doti offensive, Van Der Wiel fa della corsa la sua arma principale, essendo velocissimo. Bravo anche con i piedi, è un abile crossatore, proprio per la sua abitudine a spingersi spesso in avanti. Questa sua caratteristica lo rende vulnerabile in fase difensiva, la vera pecca che gli ha precluso, al pari del suo carattere eccessivamente fumantino, la possibilità di diventare uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.

Porterà in dote anche una grossa esperienza Internazionale. Oltre ad essere vicecampione del mondo, ha collezionato quasi cinquanta partite in nazionale e poche meno in Champions League. A tutto ciò si somma un età non troppo avanzata, essendo stato talento precocissimo. Rimpiazza idealmente Bruno Alves come figura nello spogliatoio.