Rastelli è un tecnico incline alla sperimentazione e per nulla timido nell’effettuare modifiche ad una squadra che in certi frangenti sembra aver raggiunto una conformazione definitiva ed in grado di offrire diverse certezze.
Nell’esordio stagionale, un Cagliari che ha impresso nel suo dna il modulo che prevede quattro difensori, tre mediani e un trequartista dietro le due punte, è stato schierato dal proprio allenatore con un centrocampo a quattro con un fantasista a supporto dell’unico attaccante.
Uno schieramento che probabilmente è stato influenzato della forza dell’avversario e che per lunghi tratti non ha demeritato al cospetto dei campioni d’Italia, vede sorgere attorno ad un nuovo utilizzo dello stesso in vista del Milan, diversi interrogativi.
La formazione rossonera, grazie ad una campagna acquisti faraonica ha elevato il proprio livello collocandosi nelle gerarchie tricolori a ridosso delle compagini allenate da Allegri e Sarri. Tale riflessione induce a considerare il fatto che Rastelli possa optare nuovamente per uno schieramento maggiormente concentrato sulla fase difensiva, ricalcando la falsa riga di quello utilizzato a Torino.
Una decisione che dovrà tener conto della possibilità di continuare a dirottare Ionita in un ruolo che lo rende meno pericoloso nell’economia della manovra offensiva ed inoltre metterà nuovamente di fronte al tecnico campano, la scelta su chi schierare dal primo minuto tra i vari Joao Pedro, Farias, Sau e Cop.
Dubbi differenti che una volta sciolti possono attribuire alla squadra una fisionomia completamente differente ed in grado di offrire risposte attendibili su quale sia la strada da seguire.
Il calendario 2017/18 ha riservato al Cagliari un inizio in salita, renderlo meno complicato spetta in prima battuta ad un Rastelli chiamato ad effettuare delle scelte che possano indirizzare e valorizzare appieno l’organico a propria disposizione.