L’inizio della Serie A 2017-2018 è iniziato per il Cagliari con una sconfitta all’Allianz Stadium contro la Juventus. Al di là del risultato, nella formazione rossoblù ci sono state alcune note positive. Tra queste, spicca indubbiamente Paolo Faragò. Di fatti, nella maggior parte delle azioni dei sardi, lui era presente.
A sorprendere, tuttavia, è stata la sua predisposizione alla corsa lungo tutta la fascia destra, la determinazione, i suoi inserimenti e il tanto impegno messo nel ruolo di esterno destro nel centrocampo a quattro visto alla prima uscita di campionato.
Inoltre, Faragò è uno dei tanti talenti sbocciati dalla cadetteria e può essere in prospettiva un' arma offensiva su cui puntare nel futuro (è nato nel 1993). In che modo, dunque, Faragò può essere decisivo nello scacchiere di Massimo Rastelli da qui in avanti?
Il ruolo non conta, in quanto è adatto a ricoprire il ruolo di mezzala, interno, esterno alto e anche trequartista. Quindi il tecnico rossoblù può contare su un giocatore polivalente (nel calcio moderno questa caratteristica è molto importante).
Da affinare c’è il fiuto del gol: sia contro il Palermo in Coppa Italia sia con la Juventus in campionato, i tempi d’inserimento erano perfetti ma al momento della finalizzazione, tutto veniva gettato alle ortiche, come se mancasse quel tocco finale per terminare una grande opera d’arte.
Se dovesse riuscire a sbloccarsi anche in questo fondamentale, allora il Cagliari si ritroverebbe nel proprio arco una freccia vincente e utile per il proseguo della stagione