Il Cagliari 2017/18 non ha avuto nemmeno il tempo di scendere in campo al cospetto di un avversario tutt’altro che agevole, che ha dovuto fare i conti con un terremoto inatteso ed altamente destabilizzante.
Uno scossone destinato a produrre effetti immediati ma anche conseguenze che avranno il loro decorso nel lungo periodo. L’abbandono di un tassello rivelatosi fondamentale per il raggiungimento della salvezza nella passata stagione, avvenuto alla vigilia del primo incontro di campionato, non poteva seguire una tempistica peggiore.
Infatti Rastelli ha basato la preparazione estiva su un gruppo ben delineato e la società dal canto suo si ritrova a dover rimodellare il gruppo a seguito di un fulmine a ciel sereno. A Torino, sorprendendo come suo solito, Rastelli ha puntato su Cop e non su Sau per sostituire al meglio Borriello. Il croato ha disputato una partita generosa, al servizio della squadra culminata con il rigore non capitalizzato da Farias.
Una prestazione poco appariscente che tuttavia ha dovuto fare i conti con un impiego a sorpresa dal primo minuto e un precampionato trascorso ad ascoltare gli spifferi di un mercato che vedevano il figlio di Davor con la valigia in mano, prima destinato al ritorno in Spagna e poi orientato a seguire le orme di Isla destinazione Turchia.
Una condizione psicologica non facile che andrà a migliorare in virtù di una dirigenza orientata, dopo due stagioni trascorse nella penisola iberica, a dare una chance importante alla punta balcanica.
Il compito che attende il croato sarà tutt’altro che facile, ma Cop ha dimostrato di possedere doti e numeri idonei a far bene anche in Sardegna, mitigando così gli effetti di un terremoto che ha lasciato la maggior parte dei tifosi delusi, amareggiati e un poco preoccupati.