Il Cagliari è sempre più nel segno di Diego Farias. Il folletto brasiliano con la maglia numero 17, nella sfida vinta ai calci di rigori dai rossoblù contro il Palermo in Coppa Italia, non ha segnato ma ha tuttavia dimostrato di essere duttile in entrambe le fasi: lucido in fase di impostazione della manovra e pericoloso (seppure a fiammate) anche sotto porta (è andato vicinissimo al gol nel finale di secondo supplementare).
Per il tecnico, Massimo Rastelli, è un segnale fondamentale, poiché c’è la possibilità di alternare un partner diverso al centravanti titolare che, nelle gerarchie, corrisponde al nome di Marco Borriello. Anche nel corso del pre-campionato, Farias ha dimostrato di essere in forma e pronto a giocarsi le proprie chance in questa stagione. Sarà per lui l’anno della tanto agognata consacrazione?
Di sicuro c’è il fatto che, continuando a giocare con questa determinazione, l’attaccante ex Sassuolo potrebbe persino andare a contendere il posto di seconda punta ad uno dei beniamini del pubblico nonché suo amico fin dai tempi del Foggia di Zeman (che poi gli ha riavuti entrambi a Cagliari): stiamo ovviamente parlando di Marco Sau (loro due con Insigne formavano il tridente pugliese).
Quello di questa fase è un Farias molto diverso rispetto alle passate annate: è un giocatore più evoluto e duttile (caratteristiche che piacciono molto a Rastelli che, dagli attaccanti, vuole tanto sacrificio) ma sta trovando anche gradualmente una discreta continuità di rendimento (nelle scorse stagioni lo si considerava come croce e delizia dell’attacco cagliaritano).
Mancano sei giorni all’inizio del campionato e il duello Farias-Sau per una maglia da titolare sarà un dolce dubbio per Rastelli, ma solo uno riuscirà a guadagnarsi il posto di partner ideale per Marco Borriello nel 4-3-1-2 insito nel Dna rossoblù.