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L’illusione

Ripercorriamo la stagione del difensore portoghese

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L’arrivo di Bruno Alves dopo la vittoria degli Europei con la selezione portoghese, insieme a quelli di Isla, Padoin e Borriello, ha permesso di puntellare la rosa rossoblù con un interprete di sicura esperienza nell’anno del ritorno nella massima serie.

Una personalità indubbia unita a delle doti evidenti, hanno subito innalzato il difensore al ruolo di elemento imprescindibile al centro della retroguardia isolana. Inoltre il dato che recita due partite saltate a seguito di squalifica, rendono bene l’idea di come Alves abbia rappresentato per tutto l’arco della stagione un esempio di professionalità per i compagni e saputo incarnare uno spirito in grado di trascinare i tifosi.

Un rendimento iniziale ben oltre la sufficienza, è andato calando insieme a quello del resto del reparto difensivo. In particolare Salamon e Ceppitelli hanno mostrato di non essere sufficientemente a loro agio al fianco di Alves, mentre Pisacane è sembrato il giusto tassello da inserire al centro della difesa, migliorandone sensibilmente le prestazioni.

Un arrivo inaspettato nell’estate scorsa, ha lasciato spazio ad un addio altrettanto inatteso. Alves infatti a pochi giorni dall’ultima sfida vinta con il Milan, ha optato per accettare la corte dei Rangers di Glasgow, società vogliosa di ritrovare i fasti del passato attraverso acquisizioni importanti.

Non è dato sapere quale motivo abbia spinto il portoghese a questa decisione, ma è indubbio che tale scelta lasci un pizzico di rammarico circa la possibilità di rivedere con la maglia del Cagliari, un difensore che con le giuste motivazioni, avrebbe potuto offrire un valido contributo alla causa rossoblù anche nella prossima stagione.

Voto alla stagione: 6

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