Ritornare a vincere per convincere e migliorarsi, ma anche accumulare quanti più punti per aumentare il proprio score in classifica generale. È l’obiettivo principale del Cagliari nel rush finale Serie A 16/17 e che vede la squadra rossoblù al dodicesimo posto con 38 punti ottenuti in 33 partite, quando mancano da disputare altre 5 gare.
Per far sì che questa mission diventi compiuta a tutti gli effetti, il primo ostacolo da superare si chiama Pescara. Nonostante la legge dei numeri dica che il Delfino, dalla scorsa giornata, sia matematicamente retrocesso in cadetteria, gli uomini di Massimo Rastelli avranno di fronte un passato ingombrante quanto burrascoso, rappresentato dalla figura del boemo, Zdenek Zeman.
L’avventura del tecnico nativo di Praga in Sardegna (con tanto di doppia gestione tecnica) non è andata come da aspettative e, di conseguenza, non ha dato i frutti sperati. Così., la stagione della compagine isolana è terminata nel modo in cui sappiamo tutti. Ma non solo.
La formazione rossoblù, contro gli abruzzesi, dovrà altresì dimostrare di aver ritrovato unità , cattiveria e stimoli per poter ritornare a fare punti, dopo che la gara di Udine dell’ultimo turno ha evidenziato in maniera inequivocabile diversi limiti nella squadra cagliaritana.
Tale processo di ripresa vale ovviamente se applicato a dovere, indipendentemente dalla grandezza dell’avversario di turno. Per i sardi, si tratta di una mission molto importante e dal duplice significato.
Domenica al Sant’Elia, i rossoblù si specchieranno di fronte a due situazioni che hanno caratterizzato due periodi negativi della sua storia recente. Il Cagliari prova a rilanciarsi.