Trentacinque punti in classifica e salvezza oramai in cassaforte. Il percorso del Cagliari in questa Serie A è stato caratterizzato prevalentemente da prestazioni di rilievo in casa al Sant’Elia.
Durante la prima parte di stagione, la struttura cagliaritana sembrava essere un fortino difficile da espugnare (solo Napoli e Fiorentina erano riuscite nell’impresa di battere i rossoblù sul loro campo).
Improvvisamente, però, qualcosa è cambiato. Dopo la vittoria del 15 gennaio contro il Genoa per quattro a uno, la formazione di Massimo Rastelli ha subito una clamorosa involuzione anche negli incontri casalinghi.
Una situazione davvero inspiegabile, che testimonia un netto calo nella parte centrale del campionato da parte dei giocatori isolani. Di fatti, nelle successive cinque gare ufficiali che si sono svolte al Sant’Elia, i rossoblù hanno portato a casa 2 pareggi e 3 sconfitte.
Il 29 gennaio è arrivato il pareggio per 1-1 con il Bologna dell’ex Roberto Donadoni, con Marco Borriello che rimise le cose apposto a tempo scaduto con una grande punizione dal limite.
Il 12 febbraio, arrivò la capolista Juventus, che ebbe nettamente la meglio sui rossoblù per 0-2 con mister 94 milioni Gonzalo Higuain in grande spolvero grazie ad una grande doppietta, che mise fine alle poche speranze rossoblù di rimonta.
Il 5 marzo fu il turno dell’Inter, che demolì totalmente il Cagliari con un 1-5 senza storia. Le cose migliorarono il 19 marzo, con la prima partita pareggiata per 0-0 in campionato dalla compagine sarda con la Lazio, per poi arrivare alla sconfitta per 2-3 con il Torino di tre giorni fa.
Ora il Cagliari sarà chiamato ad un’altra gara interna molto importante, per far ritrovare ai tifosi il sorriso perduto e soprattutto ottenere i tre punti, che oramai mancano da troppo tempo.
L’avversario sarà ostico e insidioso, ovvero il Chievo Verona di Rolando Maran, che ha tre punti di vantaggio sui ragazzi di Rastelli. L’involuzione diventerà evoluzione?