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Giulini: "Obiettivo decimo posto". Rastelli: "Non se ne parli più". Intanto Stramaccioni...

Poca chiarezza sul vero obiettivo stagionale del Cagliari, dichiarazioni contrastanti e primi contatti con Stramaccioni

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Dopo la vittoria in terra siciliana contro il Palermo, il Cagliari impatta tra le mura amiche contro il Torino rimediando una pesante sconfitta, nonostante il risultato (3-2 per i granata) possa far pensare diversamente.

La salvezza (primo obiettivo stagionale) è in cassaforte. Manca il sigillo della matematica, ormai dietro l'angolo.

Tuttavia, la confusione pare regnare sovrana tra le mura di Asseminello e gli uffici di Via Mameli.

Nel post gara di Cagliari-Juventus, il Presidente Giulini si presentò in sala stampa annunciando il nuovo obiettivo stagionale della compagine rossoblu: "Puntiamo ad arrivare tra il decimo/dodicesimo posto", affermò il patron dei sardi, di fatto sollevando l'asticella rispetto al precedente obiettivo minimo, come detto, la permanenza nella massima serie.

Da quel momento è scattato una sorta di "allineamento" mediatico da parte di tutta la squadra. Nelle varie interviste, il decimo posto è sempre stato più o meno dichiarato da tutti i calciatori. Pochi giorni fa anche Farias è stato chiaro ed esplicito: "Puntiamo al decimo posto".

Più in generale, in casa Cagliari, la frase "cerchiamo di vincerle tutte o il più possibile fino alla fine del campionato" è stata spesso ripetuta.

A spezzare la "catena" ci ha pensato Rastelli al termine della gara contro il Torino: "Decimo posto? Non ne voglio più sentir parlare. Cercheremo di fare del nostro meglio per migliorare la posizione in classifica cercando di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno". Affermazioni in netto contrasto rispetto a quelle esposte da Giulini.

La domanda è dunque doverosa: qual è il vero obiettivo stagionale del Cagliari? Se per l'allenatore il decimo posto è un qualcosa di cui è meglio non parlare, sarebbe certamente interessante conoscere il parere del presidente, al momento, ancora fermo alle dichiarazioni del dopo Juve: "puntiamo al decimo, dodicesimo posto".

Realisticamente (specie dopo la sconfitta contro il Torino) il decimo posto non può più essere traguardo raggiungibile, ed allora si proverà a fare il massimo da qui alla fine del campionato per arrivare almeno alla famosa quota 40. Un compito alla portata, senza troppi fronzoli.

Allo stato attuale le posizioni di Giulini e Rastelli paiono distanti mentre ci si interroga sul futuro di Rastelli. In occasione della conferenza stampa per il rinnovo contrattuale di Dessena, Giulini (circa la posizione del tecnico campano) specificò: "Decideremo a fine stagione, ci sederemo ad un tavolo e ci guarderemo negli occhi per capire se ci saranno le condizioni per poter proseguire insieme anche in futuro".

Con Rastelli che invece non ha dubbi e fa sapere che: "Il mio futuro lo decideranno il presidente e il direttore sportivo. Fosse per me resterei a Cagliari a vita".

Confusione, dichiarazioni contrastanti, "slogan". Di tutto e di più. Di certo, soltanto un contatto (al momento) informale con Stramaccioni (mai smentito dal Cagliari Calcio) e la sensazione che le parti (club e tecnico) siano sempre più distanti.

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