La vittoria di Palermo ha segnato il definitivo raggiungimento di una salvezza, il cui conseguimento non è mai stato messo in discussione nel corso di una stagione che in casa rossoblù ha avuto un andamento costantemente altalenante.
Una vittoria fortemente voluta, cercata, scaturita da un’ottima reazione al cospetto di una formazione siciliana che, ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia ampiamente inadeguata la propria rosa in vista di una permanenza nella massima serie.
Il Cagliari, non una novità in questo campionato, è passato in svantaggio, dopo che Rafael in due occasioni ravvicinate aveva miracolosamente negato la gioia della rete prima a Čočev e poi a Pezzella. Tre disattenzioni che, in poco più di cinque giri di lancette avrebbero potuto consentire, ad una squadra di un livello leggermente superiore, di chiudere anzitempo la partita facendo riaffiorare gli atavici problemi che aleggiano attorno alla formazione rossoblù.
Uno svantaggio tramutato in una scossa da un Cagliari, che ha dato la netta impressione di essere consapevole di possedere tutti i mezzi necessari al fine di avere la meglio della formazione allenata da Diego Lopez. Ionita prima e Borriello poi, due a cui difficilmente Rastelli può rinunciare, hanno ribaltato in poco tempo il risultato, neutralizzando sul nascere le possibilità di rincorsa dei rosanero.
Episodi positivi che da un lato donano nuove certezze e consapevolezze, dall’altro inducono inevitabili interrogativi in relazione su quale possa essere il potenziale di un gruppo che fatica a massimizzare le doti che possiede.
Ulteriori e più valide risposte potranno essere ottenute nel proseguo di un campionato che oramai ha poco da offrire, ma che può riservare qualche occasione di crescita in vista di un futuro che vuole essere ambizioso e alla ricerca di nuovi ed intriganti traguardi.