Non c’è bisogno di ripercorrere la cronaca dei vergognosi fatti accaduti sabato pomeriggio in quel di Sassari. Piuttosto si pensi a cosa sarebbe successo se gli incivili che hanno dato vita a una vera e propria guerriglia civile avessero raggiunto il campo sportivo di Sorso. Un bene, per assurdo, che siano rimasti vicino alla stazione della città isolana, perché l’amichevole tra i padroni di casa e il Cagliari si è svolta in un clima sereno e di festa.

I rossoblù, giunti nel paese del nord Sardegna nella mattinata di sabato, sono stati accolti alla Marina di Sorso, prestandosi alle foto di rito. Ovviamente il più “richiesto”, e non poteva essere altrimenti, è stato Marco Borriello. Poi l’arrivo al campo, dove il pubblico, che ha dovuto attendere l’inizio dieci minuti più del previsto (a causa delle vicende che imperversavano a pochi chilometri di distanza), si è goduto lo spettacolo, con 9 reti cagliaritane (poker di Sau) e anche una marcatura dei locali su pregevole punizione.

Applausi, a fine match, per i giocatori, che, come affermato dal presidente Giulini, ritorneranno nel sassarese in altre occasioni. Perché l’inutile astio tra tifoserie (o presunte tali) di nord e sud Sardegna deve essere superato: il Cagliari, infatti, è patrimonio di un’intera regione, che un domani, non troppo lontano, si spera possa essere finalmente unita.