“Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”: così scriveva Sant’Agostino. Una frase oramai entrata nel linguaggio comune, che viene utilizzata nel tentativo di attenuare una colpa, un errore, a patto che esso sia sporadico.
E questa frase la ripeschiamo, per cercare di giustificare il “diabolico” Pinilla, autore contro la Lazio del secondo errore dal dischetto in questa stagione, dopo quello a Verona contro il Chievo.
Perseverare, però, è anche la caratteristica di chi decide di non tirarsi indietro, di chi sceglie di assumersi delle responsabilità. Mica cosa da tutti. Maradona, a tal proposito, diceva: “I rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli”. Ricordate i celebri errori dal dischetto di qualche nome altisonante della Nazionale?
Sono piovute, copiose, le critiche rivolte all’attaccante cileno. Sinonimo di una frustrazione del tifoso cagliaritano per il rigore sbagliato, che avrebbe potuto fruttare il pareggio contro i laziali. Sappiamo bene, però, com’è andata a finire. Nel capovolgimento di fronte Keita ha siglato, senza pietà, il secondo gol biancoceleste, chiudendo la partita.
Il cileno si è prontamente scusato su Twitter, promettendo che si sarebbe rifatto alla prossima. Quale migliore occasione per regalare con le sue reti una vittoria in quel di Bologna domenica prossima?
Tra l’altro, per un romantico innamorato della sua seconda terra, la Sardegna, che, come da lui detto, “rappresenta il miglior momento della mia carriera”, dimostrare che si è trattato di un errore diventa quasi una questione di cuore.
Sosteniamo, dunque, il nostro bomber, che con quei baffi sperava forse di incutere timore ai difensori laziali. Peccato non sia stato così.
Via i mustacchi iellati e massima concentrazione per Bologna. Lì il Cagliari, con Pinigol a guidare l’attacco, si giocherà una buona fetta di salvezza.