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L'Atleti Azzurri d'Italia, lo stadio "fascista" che richiama Mario Brumara

Conosciamo l'Atleti Azzurri d'Italia, impianto che domani ospiterà il Cagliari

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Uno stadio dalla storia antichissima. Manca poco affinché lo stadio Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo festeggi il suo centenario. Fu ultimato infatti nel lontano 1928, e inizialmente risultava intitolato a Mario Brumana, un milite fascista caduto negli anni precedenti all'avvento del regime.

L'inaugurazione ufficiale avvenne il 23 dicembre di quell'anno, in occasione del Match tra Atalanta e Dominante (l'antica Sampdoria, se vogliamo). Come tutti gli impianti del periodo fascista si presentava come una struttura polivalente, con un campo di pallacanestro, una piscina e due campi da tennis. Ovviamente il prato verde era circondato dalla pista d'atletica, in cui frequentemente si concretizzavano anche eventi di ciclismo.

Inizialmente dotati di due sole tribune, una coperta ed una scoperta, lo stadio ha subito profonde modifiche nel corso del tempo: le più robuste nel 1984, con il ritorno dell'Atalanta in serie A, che portarono all'eliminazione della pista d'atletica in favore di tribune metalliche, permettendo un aumento della capienza sino al record del 16 settembre '84 quando, in occasione di Atalanta-Inter, si registrarono 43000 spettatori circa. Col passare del tempo, e con l'infittirsi delle norme riguardanti la sicurezza degli impianti, i seggiolini a disposizione sono diventati 26000 e poco più.

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