Mauricio Isla è senza dubbio uno dei migliori acquisti della gestione ancora giovane e promettente capitana dal presidente Giulini. Il cileno tuttavia, dopo gli anni di Udine ha faticato e non poco nel trovare una continuità di rendimento nelle successive esperienze lontano dal Friuli, mostrando solo a tratti qualità indubbie, in occasione dei match disputati con la maglia del Cile.
Il girone d’andata ha consegnato un Isla che, in perfetta sintonia con il resto della compagine rossoblù, ha avuto un andamento altalenante, caratterizzato da diversi passaggi a vuoto.
Tale tendenza è stata acuita da una collocazione in campo mutevole, che giustificata da una grande duttilità ha tuttavia regalato poche certezze allo stesso interprete sudamericano.
L’inizio del nuovo anno ha evidenziato indubbi segnali positivi a livello collettivo ma non solo, l’Isla ammirato nell’immeritata sconfitta di Roma, fa ben sperare per il proseguo della stagione. Corsa e sacrificio uniti alla possibilità di giocare qualche metro più avanti, hanno evidenziato un Isla più tranquillo e ben propenso a dare un contributo importante anche in chiave offensiva. La presenza di un difensore come Pisacane alle propria spalle, ha inoltre sgravato il sudamericano da eccessivi compiti difensivi, dove non sempre ha mostrato un livello di attenzione apprezzabile.
Il mese di Gennaio e la riapertura del calciomercato facevano presagire un’inaspettata valutazione sulla possibilità o meno di vedere il cileno lontano da Cagliari a seguito di un’offerta considerata congrua. La prestazione offerta contro i capitolini giallorossi può diventare la base di partenza per un nuovo inizio caratterizzato da un a collocazione tattica differente e definita, ben consci che dal jolly cileno è lecito e doveroso aspettarsi di più.
Rastelli e il Cagliari vogliono continuare a crescere ed esplorare i propri limiti, con un Isla in più tutto può diventare più facile.