Nella cavalcata trionfale che portò i colori rossoblù a centrare al primo tentativo la risalita in A, Giannetti si identificò come un giocatore capace di subentrare a partita in corso e lasciare il proprio timbro. Un’arma importante, che Rastelli riuscì a sfruttare nel migliore dei modi, in seno ad un arsenale che poteva contare oltre a Giannetti, su Melchiorri, Sau, Farias e il giovane Cerri.
L’arrivo in estate di Borriello, ha fatto scalare di un gradino nelle gerarchie del proprio allenatore, il riccioluto attaccante, riducendo le occasioni in cui potersi mettere in mostra. 236 minuti a meno di una gara dal termine del girone d’andata testimoniano di un utilizzo ridotto e poco propenso alla definitiva consacrazione di un ragazzo che si avvicina alla soglia dei 26 anni.
Un’età dove continuare ad accomodarsi in panchina, non sembra essere la migliore delle possibilità per un interprete che negli anni passati in cadetteria pareva destinato a grandi cose.
L’infortunio di Melchiorri e qualche problemino fisico di Borriello, potrebbero tuttavia consegnare a Giannetti una chance immediata, ovvero quello di elevarsi al rango di prima riserva e importante alternativa tattica in grado di cambiare il corso degli eventi.
Una possibilità che darebbe modo di dimostrare il proprio indubbio valore, che supportato da una dose di cattiveria e determinazione agonistica maggiori, consentirebbe di entrare con il giusto piglio in ogni occasione Rastelli decida di regalargli.
Resta tuttavia la possibilità di dare uno sguardo alla sessione di mercato che si preannuncia di basso profilo per i colori rossoblù, ma che potrebbe prospettare per Giannetti e qualche altro giocatore isolano, la possibilità di giocare con maggiore continuità altrove. Una fattispecie che non va esclusa a priori e che potrebbe donare maggiore slancio e credibilità ad un giocatore che qualche chance ulteriore ha dimostrato comunque di meritare.